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Lo sfruttamento dei boschi di castagno è stato sempre una delle attività basilari nell’economia di Canepina.
Nei primi del ‘900 ogni anno commercianti stranieri acquistavano il taglio del bosco per produrre doghe da esportare in Spagna. Le doghe scartate nella selezione delle partite da spedire venivano utilizzate dai bottai locali e presero il nome di scartini d Spagna. La preparazione di queste grosse partite di legname impegnava, per tutto l’inverno, numerose squadre di tagliatori.
A Canepina c’erano numerosi artigiani bottai e tutti avevano le botteghe lungo la via che conserva tutt’ora il nome di vicolo dei bottari. Nella stagione della lavorazione delle botti, da giugno a settembre, il vicolo era sempre ingombro di botti e di legname, tanto che i contadini, che rientravano la sera con gli asini carichi, spesso non riuscivano a passare e si accendevano animate discussioni.

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Indovinello con botte e cannella (la risposta è la botte di vino)
Intervista al bottaio