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La pupazza e ju cavallucciu sono due dolci di pasta biscottata a forma, appunto, di bambola e di cavallo che a Roviano, ma anche negli altri paesi della Valle dell’Aniene, venivano donati ai bambini per la merenda della Pasquetta o della domenica successiva in Albis. Essi erano adornati con canditi rossi o ciliegie al posto delle bocche e chicchi di caffè o pezzettini di carbone al posto degli occhi ed avevano la singolare caratteristica di avere collocato nella pancia un uovo tenuto fermo grazie a due cordicine di pasta intrecciate.
Il dolce esposto originariamente fu confezionato nel 1994 da Iole Peruzzi appositamente per il Museo, in occasione delle nozze della figlia; i dolci attuali – più recenti – sostituiscono nell’esposizione i precedenti ormai deteriorati.
Per notizie e sull’uso di questi preparati si vedano gli articoli di Tacchia A. 1984, Tradizioni pasquali nell’Alta Valle dell’Aniene, in «Lazio Ieri e Oggi», anno XX, 4, Roma e Tacchia B., La costruzione del genere: la bambolina e il cavalluccio pasquale e Roviano e nella Valle dell’Aniene, in «Aequa», 12, 2003.
[nn. 322, 323, 346]