immagini


testo


I FOCARACCI DEL VENERDI SANTO

I “Focaracci” sono un antico rituale, inserito nelle Feste Pasquali, tutt’oggi praticato nel paese di Roccagorga. Durante il rituale il paese viene diviso in due metà ideali, due contrade S.Pietro a sud, in piazza VI Gennaio, la Crocella a nord, sul piazzale antistante la chiesa. Entrambe le contrade costruiscono due fuochi al centro del paese,  fuochi che sono in competizione fra di loro, il fuoco che si spegnerà per ultimo assegnerà la vittoria alla contrada che l’ha realizzato. La legna per l’accensione dei falò viene raccolta nella montagna e campagna a ridosso del paese, dai ragazzi appartenenti alle due contrate . Il taglio e la raccolta della legna avvengono nei giorni precedenti al rituale, circa dieci giorni prima. La legna viene accumulata in specifici luoghi all’aperto ma nascosti chiamati  “Sciugarella” per la contrada Crocella; “Sanpietrana” per la contrada San Pietro. Solo nel giorno in cui avviene il rituale, venerdì, fin dal primo mattino i ragazzi delle rispettive contrade  trasportano legna lungo le vie del paese dai luoghi di accumulo, fino ad arrivare in piazza dove depositano una grande e diversificata quantità di legna accatastata nelle basi create per i falò. Durante tutta la giornata una folla di bambini con carriole, cassette, funi e biciclette trasporta legna per il paese. Quindi, mentre i giovani dispongono la legna, gli adulti si preoccupano di perpetuare la tradizione, accompagnando i bambini più piccoli a vedere la raccolta della legna e danno degli aiuti logistici ai “raccoglitori”o portando legna dalle proprie case. I fuochi vengono accesi la sera del venerdì, quando la statua di Cristo esce dalla chiesa, seguita dalla processione. Finita la Processione le persone rimangono in piazza davanti ai falò. Le ultime braci dei falò servivano per consumare insieme salcicce e vino.

Estratto da I Focaracci del Venerdì Santo
Messa a fuoco di un rituale
Di Giulia Bevilacqua