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Luogo complesso e ricco di valori ambientali, socio-economici e culturali, il bosco è strettamente legato all’uomo.
Da una parte è lo spazio della natura “matrigna”, dello smarrimento, dell’ignoto e del non conosciuto  dove dimorano il mistero e la magia, dall’altra è la manifestazione di una natura “benigna” che, grazie alla sua potenza vitale e generatrice,  permette alle comunità umane di sfruttare le risorse messe a disposizione dall’ambiente.
In questa contrapposizione il bosco, può diventare foresta o giardino, può essere dimora di briganti e casa di streghe e spiriti, ma anche preziosa fonte di legna e frutti selvatici da raccogliere, nonché serbatoio di selvaggina da cacciare.
Spazio della paura e dell’insicurezza o luogo della serenità e della calma, il bosco permette alle comunità di trarre importanti risorse economiche e di conferire identità per simbiosi o contrapposizione, rispetto alla sua duplice natura, a specifici gruppi che vivono in rapporto con le sue vaste superfici alberate.
Così avviene nel territorio di Canepina dove lo sfruttamento del bosco (raccolta di castagne e taglio dei boschi cedui)  costituisce ancora oggi  un importante capitolo nella vita economica e culturale della comunità.

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Boscaiolo brocco
Architetto del paesaggio