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Posti in prossimità di quello che fu il confine tra Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie a sud e Granducato di Toscana a nord, i tre musei del brigantaggio del Lazio danno conto della specifica declinazione che questa nozione – la quale di volta in volta è stata riempita di contenuti diversi (le insorgenze antifrancesi, il filogiacobinismo, l’opposizione ai piemontesi) in funzione delle esigenze repressive del momento – assunse localmente. Sarebbe infatti un errore pensare – come si potrebbe essere spinti a fare da certe rappresentazioni cinematografiche o letterarie di scarso spessore – al brigantaggio come ad un fenomeno unitario.
Il Museo del Brigantaggio di Itri intende costruire una cornice di portata generale
utile ad inquadrare le dimensioni e le articolazioni del fenomeno. Il Museo del brigantaggio di Cellere e il Museo delle Terre di confine di Sonnino, invece, sono più radicati in contesti
territoriali definiti e vertono attorno a figure di forte impatto nell’immaginario: Domenico Tiburzi, il Re del Lamone, e Antonio Gasbarroni.
I tre musei sono accomunati dal ricorso che si è fatto all’etnografia quale prospettiva che ha orientato prima le ricerche e successivamente il loro allestimento. Una prospettiva riflessiva, critica, tramite la quale si è cercato di offrire una lettura contestuale e non superficiale o banalizzante di fenomeni a loro modo cruenti e drammatici; un approccio teso a porre in evidenza il modo in cui il brigantaggio viene pensato nella contemporaneità nonché le modalità tramite le quali il brigante diventa un patrimonio culturale e attiva processi di creazione della località.
Musei del Brigantaggio del Lazio meridionale:
Via Appio Claudio 268, 04020 ITRI (LT)
Tel. 0771 721061 – 0771 732207
www.museobrigantaggio.it
Via Giacomo Antonelli, 04010 Sonnino (LT)
Tel. 351 2042438
http://www.sonnino.info/Sonnino/museo.php