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Nel Regno di Tiburzi, il reportage di Aldolfo Rossi

Nel 1893 Adolfo Rossi, gioranlista tra i più accreditati del suo tempo, in occasione della celebrazione del processo a carico dei manutengoli di Domenico Tiburzi, venne inviato come reporter in maremma sulle tracce del brigante cellerese e dei suoi sodali. Alternò la partecipazione alle udienze, che si svolgevano a Viterbo, con uscite sul campo (tra Cellere. Farnese, Ischia di Castro, il Lamone) tese a realizzare interviste, a raccogliere voci, umori, sensazioni. Le corrispondenze inviate al suo giornale nello stesso anno vennero accorpate e pubblicate in un unico volume Nel Regno di Tiburzi. L’installazione offre alcuni stralci da esso tratti. Il taglio narrativo è quello del reportage di viaggio (l’autore non descrive solo i fatti, gli eventi, le storie, ma anche i luoghi che attraversa), la forma quella del diario. Rossi riesce ad intrecciare mirabilmente la documentazione pulsante della realtà e l’indugiare su particolari descrittivi. Con queste due prospettive, entrambe realistiche, una orientata a dar conto dei fatti, l’altra a stuzzicare l’immaginario, talora morboso, l’autore cattura a un doppio livello il lettore, che si trova a godere di descrizioni che non sarebbero consentite se non dentro una cornice di oggettività para scientifica. La forza delle sue affermazioni sta anche nella attenzione che pone alle fonti, sempre indicate, sia quando sono scritte che orali, di prima o seconda mano. Rossi sembra affascinato da Tiburzi. Non si cura di condannarne le gesta illegali, non indulge in reprimende morali. È più interessato a metterne in evidenza il carattere risoluto, la tempra fuori del comune. Così facendo il giornalista evoca e insieme alimenta un’attenzione espressa dalla filosofia del tempo (dal darwinismo sociale in particolare) per coloro che sapevano sollevarsi al di sopra della “massa informe”. Eco di questi discorsi si risentono nel testo di Rossi laddove il brigante Tiburzi viene presentato come un individuo che è riuscito ad imporsi a notabili e autorità.

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