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Le scope di mèlega (saggina) erano costruite utilizzando piante che nascevano ai bordi del fiume Aniene. La saggina fa parte della famiglia delle graminacee ed è abbastanza diffusa nella valle, dove è utilizzata per svariati usi (tra cui quello alimentare). Le canne di saggina, una volta scrostate e pulite, si legavano insieme a fasci (scupitti) fino a prendere la forma definitiva della scopa. Uno degli strumenti che si usavano durante la lavorazione era ju chióvo, utilizzato anche per l’uccisione del maiale, che si impugnava con la mano destra facendolo passare fra l’indice e il medio per forare i fasci di canne di saggina e quindi realizzare la legatura.
[nn. 171,172, 966, 967, 1173]