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Storie dall’“officina” Luigi Poscia

A costituire il filo conduttore della mostra fotografica Storie dall’”officina” Luigi Poscia  organizzata a maggio 2016 (e di cui vengono proposti alcuni scatti) è il soggetto ritratto, Luigi Poscia, classe 1931, protagonista delle storie che le immagini scelte sono chiamate ad evocare, a suggerire. Istantanee prodotte tra la metà degli anni Novanta e il primo decennio del 2000 dalla macchina di autori diversi e che rimandano a svariati contesti, ai molti palcoscenici della vita sociale laterese calcati da Luigi; rappresentazioni tecniche – ma veicolate da sensibilità estetica – di frammenti di mondo che restituiscono l’operosità del fare, azioni, saperi incorporati. Ecco il perché di quel termine “officina” che compare nel titolo e che se non adeguatamente tematizzato risulterebbe criptico. “Officina” intesa quale laboratorio, luogo (oltre che fisico anche simbolico) dell’agire, metafora di una intera esistenza spesa nel “fare con”, nel “fare per”. Le fotografie che compongono la mostra sono il risultato di sguardi orientati da diversi intenti e diverse sensibilità, a volte semplici foto “di servizio”, prese sul momento, prive di qualsivoglia progetto di utilizzo futuro, nate in modo causale e finite col diventare documento, a volte immagini frutto di campagne di documentazione di ampio respiro pensate a tavolino. Documenti parziali, certo, non autoevidenti, non sempre – cioè – capaci di dichiarare in modo puntuale la cornice entro la quale il soggetto è stato còlto o le circostanze dello scatto. Ma poco male. Perché con Storie dall’”officina” Luigi Poscia non si voleva ricostruire in modo compiuto e organico, attraverso una carrellata di immagini, la vita di Luigi. Piuttosto, per il tramite di una poetica del frammento, restituire visivamente al pubblico attimi della vita di un uomo. Attimi che diventano oggetto di interesse, di pubblica visione e valorizzazione perché quello che le foto rappresentano non sono i momenti privati, intimi, della vita di Luigi, bensì azioni compiute in preparazione di eventi rituali, entro momenti di vera e propria festa, fasi della costruzione di un monumento al patrimonio culturale locale (la collezione che poi sarebbe diventata Museo); momenti di vita sociale e collettiva vissuti all’insegna della partecipazione ad un orizzonte comune, condiviso, comunque posto al di sopra del singolo, intersoggettivo. Detto in altri termini: momenti di vita sociale e culturale. Sono fotografie, quelle che costituiscono il percorso della mostra Storie dall’”officina” Luigi Poscia, che lasciano intravedere lo spettacolo meraviglioso di una vita vista da dentro una cultura e di una cultura vista da dentro una vita.

Crediti
Fotografie di Lucio Poscia, Piero D’Onofrio e Marco D’Aureli
Presentazione di Marco D’Aureli
Allestimento Marco D’Aureli, Michele Tonielli e Lucio Poscia
Iniziativa promossa dal Comitato festeggiamenti Sant’Isidoro e Comune di Latera

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Luigi Poscia's collection