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  • pressa per la lavorazione delle pelli

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Gli strumenti del lavoro pastorale esposti al Museo sono: un ombrello del pecoraio con telaio costituito da otto stecche di canna; cesoie in ferro per la tosatura delle pecore; un maglio, martello di legno usato per  conficcare nel terreno i pali che fungevano da sostegno per la rete dei pastori durante la transumanza (dalla primavera all’estate); un frangicagliata, ramo con cinque rametti in prossimità della punta che serviva per sminuzzare la cagliata nella fabbricazione del formaggio; una fiscella, piccolo contenitore in metallo forato per la preparazione della ricotta; forme per il formaggio; un campanaccio, una catena e una coppia di nasiere per buoi (simili a una tenaglia, si infilavano nelle narici di buoi e tori per tenerli e freno e guidarli nella direzione voluta); una pressa per la lavorazione della pelle.

Oltre alla visione degli strumenti sopra descritti, è possibile ascoltare delle interviste ad alcuni membri della comunità riguardanti la pastorizia e l’allevamento, effettuate dall’antropologa Paola Elisabetta Simeoni.

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Qui eravamo 44 pecorai
Il primo ero io
Il primo gennaio se partiva